Nuove analisi genetiche dei resti dei primi agricoltori,
vissuti circa 10.000 anni fa nella Mezzaluna Fertile, dimostrano che si
trattava di più popolazioni geneticamente tra loro distinte, separatesi
tra 46.000 e 77.000 anni fa circa. La scoperta suggerisce che vari
gruppi di cacciatori-raccoglitori siano passati all'agricoltura in modo
indipendente, adottando tecniche di sopravvivenza simili nelle nuove
condizioni ambientali determinate dalla fine dell'ultima glaciazione
La transizione da una economia legata alla
caccia e alla raccolta a una economia agricola, avvenuto circa 10.000
anni fa in un'ampia area che si estende dal Medio Oriente al Golfo
Persico, la cosiddetta Mezzaluna Fertile, fu una fase cruciale della
storia dell'umanità. Portò profondi cambiamenti nell'organizzazione
sociale e alla nascita di insediamenti con una maggiore densità di
popolazione, considerati il seme da cui si svilupparono le più antiche
civiltà.
Secondo un nuovo studio apparso sulla rivista “Science”
a firma di Garrett Hellenthal, dell'Università della California a Los
Angeles, e colleghi, questo passaggio avvenne in varie popolazioni
confinanti ma geneticamente diverse.
“Si è ipotizzato a lungo che i primi agricoltori appartenessero a una
singola popolazione geneticamente omogenea, ora si è scoperto che non è
così”, ha commentato Hellenthal.
Rappresentazione grafica della Mezzaluna fertile, un'ampia area dell'Asia in cui nacque l'agricoltura (Wikimedia Commons)
Hellenthal
e colleghi hanno esaminato antichi campioni di DNA prelevati dai resti
ossei di alcuni dei primi agricoltori, vissuti tra l'Asia meridionale,
l'Afghanistan, il Pakistan e la regione di Zagros, in Iran, scoprendo
che i loro genomi sono molto diversi da quello dei primi agricoltori
della zona dell'Egeo e dell'Europa.
In particolare, i dati genetici indicano che queste diverse popolazioni
di agricoltori si separarono tra 46.000 e 77.000 anni fa. Ciò fa
ipotizzare che fossero che fisicamente abbastanza diversi e che
parlassero lingue differenti.
“Sapevamo che le tecnologie agricole, tra cui la domesticazione di
diverse piante e animali, emersero in tutta la Mezzaluna fertile, senza
un centro in particolare”, ha aggiunto Mark Thomas, coautore dello
studio. “Ora sembra che popolazioni diverse in differenti
parti della Mezzaluna Fertile siano arrivate a soluzioni simili per
vivere nelle nuove condizioni createsi alla fine dell'ultima
glaciazione: ciò fa pensare a un'origine 'federale' dell'agricoltura."
Dallo studio sono emersi anche dati che permettono di ricostruire alcune
delle rotte seguite durante le migrazioni dei primi agricoltori.
“Il DNA dei primi agricoltori europei, e in parte anche quello degli
europei moderni, risalgono ai primi agricoltori che vivevano nell'Egeo,
mentre probabilmente gli attuali abitanti di Afghanistan, Pakistan, Iran
e India condividono più tratti di DNA con i primi agricoltori
dell'Iran”, ha concluso Hellenthal. “Questa eredità genetica dei primi
agricoltori persiste, anche se ovviamente il nostro corredo genetico è
stato modificato nel corso dei millenni dall'incrocio con altre
popolazioni”.
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