Dal saggio:"Hildegarda von Bingen,il cibo come cura"





Dieta per i nervi-«Un malato di nervi deve evitare i cibi asciutti, poiché essi disgregano dei succhi (che sono già aridi) e farebbero precipitare il malato in un'aridità ancora maggiore e sconcertante.  Egli deve al contrario mangiare dei cibi buoni e saporiti, che l'aiutano con i loro succhi a nutrire il sangue, che rimettono di nuovo in buono stato gli umori del malato e che allontanano la sensibilità di quest'uomo dalla pazzia.  Egli deve mangiare anche delle pappine di farina di farro, preparate con burro o grasso, ma non con olio di oliva che deve evitare. Queste pappine riempiono e riscaldano il cervello che si è raffreddato e svuotato, mentre l'olio d'oliva causerebbe del muco


che va evitato. Questi malati non devono bere nemmeno vino, poiché aumenterebbe ancora di più gli umori che sono già dispersi. Il malato di nervi non prenda birra o idromele, poiché la forza del miele distruggerebbe ancora maggiormente gli umori dissipati. Questo malato non beva acqua né acqua minerale, che condurrebbero i suoi sensi ad un vuoto maggiore. Egli beva solo il tè per i nervi (di cui si è già parlato).  Questa bevanda condurrà nuovamente i suoi umori ed i suoi sensi nella strada giusta, e la furia del suo turbamento verrà domata» (CC 168, 22 ff).

Gastrite-«Se una persona ha lo stomaco debole, faccia abbrustolire delle susine selvatiche sul fuoco o le faccia bollire nell'acqua e ne mangi spesso. Esse leveranno il muco e le scorie del suo stomaco, e se anche mangerà dei noccioli non le faranno male» (PL 1243 C). «Se qualcuno è sano, avendo solo uno stomaco debole, faccia cuocere delle rose canine, le mangi spesso. Lo stomaco sarà ripulito e così pure il muco» (PL 1243 A).

Biscotti Lassativi-«Le persone snervate dalla paralisi gottosa (gutta paralysis) e tormentante da questi umori già descritti, usano con vantaggio questi biscotti, fatti con la polvere di erbe buone e genuine, poiché il profumo buono e gradevole di queste erbe aromatiche calma ed indebolisce il fumo tossico (noxium fumum), emanato dagli umori sopraccitati (mali humores)» (CC 135 222).
Buona digestione-«Chi vuole mangiare dell'insalata, la prepari prima con l'aneto o l'aceto, o qualcosa d'altro, in modo che sia imbevuta per poco tempo prima di essere mangiata. E se un malato mangia dell'insalata in questo modo, essa fortifica il cervello e prepara una buona digestione» (PL Il65 A).
«Mangiando l'atriplice si ha una buona digestione. E se in una persona cominciano a crescere delle glandole tossiche, la scrofolosi, allora si deve preparare una verdura con l'atriplice e un po' meno di alium ursinum e un po' meno di issopo ancora e mangiandola farà sparire la scrofolosi» (PL Il70 C). Il nasturzio (crescione), cotto a vapore come gli spinaci, permette una buona digestione. «E chi non può digerire i cibi che mangia, faccia cuocere a vapore del nasturzio (nasturtium offficinale) in una pentola, poiché la sua forza viene dall'acqua e poi lo mangi e starà meglio» (PL Il61 A).
«Chi ha anche uno stomaco freddo e non digerisce i cibi, mangi la menta campestre o cruda  o cotta con carne o con pesce: essa riscalderà il suo stomaco ed aiuterà la digestione» (PL Il61 C).
«Chi, dopo aver mangiato o bevuto troppo, sente lo stomaco pesante e asmatico, mangi spesso della menta di ruscello, cruda o cotta con la carne, con la minestra o con la verdura, e l'asma passerà, poiché la menta di ruscello rinfresca gli intestini adiposi ed infiammati... Chi respira affannosamente per un polmone malato, deve espettorare e tossire per il minimo sforzo, chi, a causa dell'adiposità e dell'abbondanza di cibo e di liquidi che ingerisce, riesce solo a respirare malamante e non arriva ad espettorare, deve prendere la menta di ruscello» (PL Il61 B).
«Come il sale, usato con parsimonia, dà gusto ai cibi, che sono più o meno buoni a seconda della quantità di sale che si adopera, così la menta crespa, se viene aggiunta alla carne, al pesce o ad altri cibi o alla purea, dà un buon gusto ai cibi e riscalda anche lo stomaco, procurando una buona digestione» (PL Il61 D). Lo stomaco malato si può purificare con la menta puleggio (Herba pulegii). «Chi mangia spesso la menta puleggio cruda o con il sale, aggiunta per esempio alla carne, riscalda lo stomaco (in caso di gastrite), se si ha uno stomaco freddo. E quando lo stomaco è pieno di veleno, cioè di pus, questa menta lo purifica e lo risana» (PL Il81 C).
«Prendi la menta puleggio, aggiungendo una miscela in parti uguali di aceto e di miele, e bevine spesso a digiuno. Essa purifica lo stomaco e rischiara gli occhi» (PL Il81 B).

«Se una persona ha lo stomaco debole, faccia abbrustolire delle susine selvatiche sul fuoco o le faccia bollire nell'acqua e ne mangi spesso. Esse leveranno il muco e le scorie del suo stomaco, e se anche mangerà dei noccioli non le faranno male» (PL 1243 C).Anche la rosa canina cotta è efficace per la gastrite: «Se qualcuno è sano, avendo solo uno stomaco debole, faccia cuocere delle rose canine, le mangi spesso. Lo stomaco sarà ripulito e così pure il muco» (PL 1243 A). L'elisir di sanicula (erba fragolina) non solo guarisce lo stomaco, ma elimina pure i dolori intestinali: «Il succo di sanicula è gradevole al gusto, è sano e salutare per lo stomaco e per gli intestini malati. D'estate, quando è verde, levalo con le radici e fallo bollire nell'acqua, filtra l'estratto con un telo, aggiungendo a quest'acqua del miele e un po' di liquirizia, fanne un liquore al miele e bevilo spesso dopo i pasti. Esso toglierà il muco allo stomaco e guarirà gli intestini malati»  (PL Il46 D).



Hildegarda von Bingen ,il cibo come cura


Susanna Berti Franceschi

Gian Ugo Berti




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