Famiglia disfunzionale.


 


La prima frase di "Anna Karenina"dice:le famiglie felici son tutte uguali,le famiglie infelici sono ognuna infelice a modo suo(ho aggiustato la frase).Questo si può applicare anche alle due grandi categorie che si possono osservare nelle dinamiche familiari.Le famiglie a buon e ottimo funzionamento sono tutte simili in dinamiche comportamentali e comunicative,le disfunzionali,invece si distinguono in molteplici categorie.Tra queste categorie occorre valutarne una che ,se non prevalente,compare spesso.In questa famiglia disfunzionale(che in poche parole non funziona per regalare benessere psichico,autonomia e crescita ai componenti) tutta la dinamica relazionale viene decisa e gestita da un solo componente ,e ciò indipendentemente dal sesso e genere.Il componente centrale è solitamente il più patologico,in lui o lei si delineano narcisismo con blocco evolutivo affettivo,spesso fermi ad un Edipo rigido e sclerotico,con sfumature bordeline a scivolamento psicotico persecutorio.

La famiglia diventa una monade ,non chiusa all'esterno da un punto di vista sociale formale,ma chiusa verso ogni tentativo di autonomia di pensiero e decisione dei membri interni.La manipolazione della figura dominante è assoluta e subliminare,non si afferma nè con prepotenza ,nè con violenza,ma solo con un rendere gli altri deboli attraverso un soddisfacimento continuo dei bisogni,uno stato di maternage patologico prolungato in eterno.Si tende a mantenere i membri in una posizione infantile di bisogno e questo bisogno non è mai legato alla ricerca di autonomia e assertività:non si può uscire dal nido che ci protegge.La comunicazione come libero scambio di opinioni anche contrastanti è assente,ci si limita a una condivisione passiva delle opinoni del leader.I membri si dividono in due sottocategorie:i passivi,quelli che comprendono la dinamica ,ma troppo deboli o troppo "comodi"nella situazione per far nascere un conflitto e i simbiotici,solitamente i figli che non si pongono nemmeno il problema dell'autonomia di pensiero e vivono un'eterna prima infanzia co identificazione non critica a pensier del dominante che soddisfa i bisogni.Soggetti esterni possono entrare nella monade e anche essere accettati ,ma solo se rispondono ai requisiti fondamentali di passività e non criticità di pensiero.Parleremo ancora di disfunzionamento  familiare.

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